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Attualmente in Italia, come mostrano i dati diffusi dal Centro Studi del CNI, le donne rappresentano il 30% del totale dei laureati in ingegneria del Paese. Nonostante le percentuali siano in aumento rispetto agli anni precedenti, l’occupazione femminile in campo ingegneristico è ancora inferiore rispetto a quella maschile.

Al binomio donna-ingegnere sarà dedicato un intero panel dell’edizione 2017 del World Engineering Forum, evento che si svolgerà a Roma dal 26 novembre al 2 dicembre. La sessione “Women in engineering, in programma mercoledì 29, in particolare, affronterà il tema della leadership al femminile.

“Per la prima volta il World Engineering Forum - ha spiegato Ania Lopez, Consigliere CNI – si occuperà della valorizzazione della leadership delle donne ingegnere. Il nostro auspicio è che questo importante momento di riflessione sulla questione di genere possa ripetersi anche nelle future edizioni. A questo proposito, occorrerà lavorare all’inserimento, all’interno del format del WEF, di una specifica call finalizzata alla sensibilizzazione rispetto al delicato ed attuale tema dell’inclusione professionale di colleghe ingegneri e giovani professionisti”.

Nel corso dell’incontrò verrà dato ampio spazio alle testimonianze di donne professioniste provenienti da differenti Paesi, offrendo così l’opportunità di approfondire la questione di genere comparando differenti realtà, dalla Cina agli Stati Uniti d’America passando per l’Europa.

La sessione mattutina sarà inaugurata dalla relazione di Rovani Sigamoney, rappresentate Unesco. Ad illustrare alla platea del World Engineering Forum 2017 la questione di genere nel panorama professionale dei loro paesi saranno Stacey Del Vecchio (American Association of Engineering Societies), Ruomei Li (China Association for sciense and Technology) e V. Ifueko (Rappresentante per la Nigeria del WFEO). Nel pomeriggio si terrà una tavola rotonda dedicata alla diversità e all’inclusione nell’ingegneria, moderato da Ania Lopez.