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Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, attraverso la pubblicazione di una circolare (n.837), ha reso note le “Linee guida per la verifica della relazione sul contenimento dei consumi energetici”, attraverso le quali fornisce alcuni chiarimenti in merito alla documentazione e ai contenuti che devono essere prodotti dai progettisti e richiesti dai tecnici comunali. Inoltre le linee guida intendono suggerire alla P.A. alcune indicazioni per l’applicazione la più estesa possibile delle normative in materia di efficienza energetica e fonti rinnovabili di energia.

Sui contenuti delle “Linee guida” si è espresso Gaetano Fede, Consigliere del CNI e Coordinatore delle aree Energia e Sicurezza. “In questi ultimi cinque anni – ha detto – il CNI ha sviluppato questi temi facendo sì che le Linee guida diventassero uno strumento a disposizione dei liberi professionisti e degli ingegneri che operano nella P.A.. Lo scopo è facilitare l’organizzazione di norme specifiche di legge per consentire ai colleghi di espletare nel miglior modo possibile la propria attività professionale e, al tempo stesso, agevolare la verifica e il controllo da parte delle amministrazioni pubbliche. Faccio riferimento, ad esempio, alle linee guida per il CSE, per la compilazione dell’APE o quelle sui CSP di prossima emanazione”.

“E’ importante – ha concluso Fede – che gli Ordini le diffondano sia presso i propri iscritti che le amministrazioni pubbliche della propria provincia. Nel frattempo sarà compito del CNI metterle a disposizione del MiSE e delle altre professioni interessate, attraverso la Rete delle Professioni Tecniche”.

La circolare del CNI fa notare come, a fronte di un corpo normativo definito e nonostante ai Comuni siano stati affidati i compiti di attuazione degli obiettivi di miglioramento dell’efficienza energetica nel patrimonio comunale e nel territorio comunale, gli stessi Comuni non abbiano esercitano il prescritto controllo della qualità edilizia delle costruzioni. Inoltre, fornisce un quadro sintetico degli adempimenti previsti dalla normativa suddividendoli in una serie di step. Infine, definisce una procedura di controllo che si articola in una serie di fasi di verifica, caratterizzate ciascuna da una specifica lista di controllo che potrà essere utilizzata dal tecnico comunale e dal professionista.

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